Il Museo Olimpico di Losanna, città che celebra quest'anno il centenario come sede del C.I.O. , è il tempio dell'ideale olimpico, inteso come celebrazione di una storia millenaria che unisce i popoli attraverso lo sport. Visitarlo significa appropriarsi di un'atmosfera unica, che rende al meglio la sensazione di grandiosa semplicità che accompagna i Giochi Olimpici. A poco più di un anno dalla prossima edizione di Rio 2016 ed augurandoci il ritorno dei Giochi in Italia con Roma 2024, abbiamo visitato il Museo, scoprendo con piacere che la Scherma trova un posto privilegiato in ogni padiglione, a partire da quello dedicato a Pierre De Coubertin, "inventore" ed anima dei Giochi Olimpici dell'era moderna e lui stesso fervido sostenitore e praticante della Scherma, fino alle teche dedicate al progresso tecnologico nei materiali e nelle attrezzature sportive. Il fascino di un fioretto, di una spada e di una sciabola che attirano l'attenzione del visitatore tra i tanti attrezzi sportivi esposti è una soddisfazione che lo schermitore può avvertire da protagonista, sentendosi parte di una storia che appartiene ai Campioni, ma anche all'atleta di ogni livello che impara a competere, sin da bambino, secondo il motto olimpico coniato da padre Henri Didon: "Citius, Altius, Fortius", più veloce, più in alto, più forte, sempre al meglio delle proprie possibilità. L'importante infatti non è vincere, ma partecipare dando sempre il meglio di sé e cercando, sempre, di migliorarsi. Questa è la fiamma olimpica sempre accesa nell'animo di ogni atleta, qualunque sia la competizione in cui si misura.










